Antonio lavora al mercato nero e venderebbe il suo migliore
amico per un tozzo di pane. Andrea, invece, per il suo migliore amico darebbe la vita, anche se si tratta di un cane:
Guerrino, infatti, è l’unico ricordo che gli resta del nonno.
Le loro strade si incrociano la notte del 12 agosto 1943,
quando il suono della sirena d’allarme annuncia un’incursione aerea. Così, nonostante le differenze, i due ragazzi si
ritrovano
alleati per
sfuggire
alle bombe che
cadono sulla
città come grappoli di caramelle
nere.
«Ti ci porto io al Monumentale. Però voglio qualcosa
in cambio. Non rischio la pelle per nulla, diamine»
«Fammi indovinare» rispose Andrea «sei disposto
a rischiarla per il mio orologio»
«Esatto»
Si sentì un lungo sospiro. «Era di mio nonno,
ma è uno scambio equo. Ci sto»
Nell’oscurità, i due ragazzi si strinsero la mano.
Il patto era siglato.