Davide Calì, una storia folle e divertente

Davide Calì, una storia folle e divertente Intervista all’autore in occasione dell’uscita di “L’orso che non aveva mai voglia di fare nulla” (illustrazioni di lalalimola)

Tre amici: un orso, un alce e un tasso. L’alce era piena di iniziativa, il tasso era entusiasta di ogni idea ma finiva per addormentarsi non appena iniziava a fare qualcosa. E l’orso? L’orso non aveva nessuna voglia di fare nemmeno una piccola cosa. Un racconto divertente, a spiegarci come è nato e perché lo ha scritto ce lo dice direttamente Davide Calì, autore di fama internazionale di letteratura per l’infanzia. E lo spiega in una curiosa intervista.

Perché hai scritto questo libro?
Boh? Perché si scrivono i libri? Non me lo sono mai chiesto a dire la verità.

Saprai almeno dirci da dove vengono i personaggi? Perché un orso, un tasso e un alce?
In realtà no. So che in principio c’è stato l’orso. Lui si è portato dietro gli altri. La storia mi è  venuta così, senza motivo. Come la maggior parte delle mie storie. È una specie di malattia, non ho mai trovato la cura.

In che cosa si distingue questa storia da tutte le altre che hai pubblicato finora?
È totalmente demenziale. E ne sono molto contento perché il demenziale non è molto coltivato come genere dagli editori per bambini. Tutti cercano sempre di seguire una certa logica. Questa invece è una storia folle, ma mentre la scrivevo mi sono immaginato di leggerla a dei bambini e  che si sarebbero divertiti. Ecco, io non penso mai ai bambini quando scrivo. Ma questa volta è stato un po’ diverso.

Si può dire che si tratti di una storia d’amicizia? C’è un messaggio?
Sì, perché no? Un messaggio invece mi pare di no. Sai, se nelle mie storie trovate dei messaggi  che spesso non ho messo di proposito. Nel senso che non mi metto a scrivere con l’idea di trasmettere un messaggio. Alle volte esce e basta. Qui, non so. Forse il messaggio è che se pensi di dormire accanto a un orso, è meglio se fai dei pisolini durante la giornata.

L’orso, il tasso e l’alce torneranno in una nuova avventura?
È presto per dirlo. Vedremo come va il libro. Si tratta di questioni commerciali suppongo. Ma qualche giorno fa sono passati a dirmi che loro una storia ce l’avrebbero. Che poi, “passati” non è corretto. È venuto solo l’alce, perché il tasso si era addormentato e l’orso non aveva voglia di venire.

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