Il bosco di Gea, un inno alle stagioni

Esiste nella fantasia “Il piccolo regno nel bosco” (la storia scritta da Lilith Moscon e illustrata da Ilaria Falorsi) dove abita la principessa Gea. Ad ogni stagione cambia vestito e dopo aver giocato per alcuni mesi con il vestito rosso, ricompare gnomo Autunno che le spiega l’avvicendarsi delle stagioni e la necessità che dopo essersi tanto divertita è arrivato il tempo di una nuova stagione. Così la principessa indossa il nuovo manto di foglie gialle, rosse e marroni che copre tutto il suo regno in attesa dell’arrivo delle prossime stagioni.
Un racconto delizioso sulle stagioni di cui ci parla la sua autrice.

Ho scritto “Il piccolo regno nel bosco” provando a ricordare le parole e gli ambienti che da bambina suscitavano il mio interesse e attivavano la mia curiosità. Ho deciso di raccontare l’alternarsi delle stagioni attraverso Gea, la piccola principessa del piccolo regno nel bosco. Gea ha ben poco di principesco. È una creatura dal carattere irriverente e a tratti capriccioso. La vediamo starnutire, sbadigliare, inciampare, inseguire animali, ballare smodatamente al ritmo della musica di grilli e cicale. Potrebbe essere figlia di Malwida, la regina dei colori di Jutta Bauer. Il regno di Gea, illustrato da Ilaria Falorsi, mi ha fatto ricordare un mondo che ho amato molto nella mia infanzia: Boscodirovo. Il libro sulle stagioni che in assoluto ho più letto e provato a ridisegnare è “Le quattro stagioni di Boscodirovo”, dell’autrice e disegnatrice britannica Jill Barklem.
Nell’introduzione al suo libro, uscito nel 1990 per Euroclub, Jill Barklem scrive: “Boscodirovo è come una visione, un sogno. È come fosse sempre esistito e io avessi avuto la fortuna di scoprirlo. Penso comunque che sia il frutto di una combinazione tra le mie fantasie e dei posti realmente esistenti.”
“Il piccolo regno nel bosco” è il frutto di letture e paesaggi da me frequentati. È un timido ringraziamento a Jill e a tutti gli autori che mi hanno appassionato e con cui sono cresciuta.