Leone Èfrati è stato un campione del pugilato italiano. Un peso piuma di grande cuore e temperamento. Nel 1938 sfiora il titolo mondiale negli Stati Uniti, mentre in patria
viene cancellato dagli annuari sportivi fascisti e dai giornali.
Rimosso perché ebreo.
Restare in America sarebbe
la scelta più sicura, ma dopo la promulgazione delle leggi
razziali decide di tornare a Roma per essere vicino alla
moglie Ester e alla famiglia. Ed è in Italia che viene tradito
e consegnato ai nazisti. Lo deportano ad Auschwitz e poi
a Ebensee/Mauthausen, dove una squadra di kapò e di SS
lo massacra di botte per aver difeso il fratello.
Nel 1947 sarà un bambino a rendergli per primo giustizia.
Romoletto, dieci anni, il figlio di Leone.
Opera pubblicata con il patrocinio della Fondazione Museo della Shoah
data pubblicazione:
13 gennaio 2023
formato: 15 x 21 cm, brossura con bandelle
pagine: 336
isbn: 9788836249350